Bassino sul podio a San Vigilio

L'azzurra chiude 3ª il gigante, vince Mikaela Shiffrin

1547558105201_GettyImages-1083101380.jpgBellissima, elegante, cattiva. E alla fine gioiosa e sorridente. Marta Bassino torna sul podio del gigante femminile a distanza di quasi due anni.

L'ultima volta ci era riuscita nel marzo 2017 ad Aspen al termine di una stagione che l'aveva proiettata tra le grandi del Circo Bianco. Adesso e' di nuovo li' accanto alla dominatrice assoluta Mikaela Shiffrin e una specialista come Tessa Worley, dopo aver chiuso al terzo posto a Plan de Corones, la "sua" pista.

Proprio cosi': sulla Erta era gia' arrivata terza nel 2016, poi l'anno scorso dovette accontentarsi del quarto posto dietro Federica Brignone, stavolta e' andata meglio della compagna di squadra ottenendo un risultato in qualche modo sorprendente, visti i risultati di inizio stagione, non certo per le qualita' dell'atleta.

"Sono su un altro mondo - dice Bassino - era da tempo che aspettavo un risultato cosi' perche' l'anno scorso non sono mai riuscita a salire sul podio in gigante, poi farlo in Italia e' bellissimo. Adesso vedo di continuare cosi'. La pista qui e' tosta, nella seconda manche, quando si entra giu' nel buio, ho cominciato ad attaccare dopo la lunga e a tirare anche se non si vedeva. Dedico questo podio a qutti quelli che mi seguono, al mio fan club e prima di tutto alla famiglia. Sono emozionata. A inizio stagione ho fatto fatica, ultimamente ho ritrovato tanta fiducia".

Gia' nella prima manche Bassino aveva sciato alla grande unendo l'aggressivita' alla tecnica che l'ha sempre contraddistinta e riuscendo a inserirsi tra le atlete del primo gruppo di merito. Nella  seconda, pero', si e' superata, perche' ha dato il meglio di se' nella parte piu' difficile, subito dopo aver commesso un piccolissimo errore. Ininfluente, perche' quando vai a tutta e' piu' facile riguadagnare i secondi persi ed e' quello che ha fatto Marta, infilandosi nella parte buia del tracciato con grinta e coraggio.

E' li' che ha fatto la differenza, superando una campionessa come Petra Vlhova, rifilandole 64 centesimi nella seconda manche e conquistando il suo quinto podio in carriera. Il distacco dalla Shiffrin (1"57) non fa testo: oggi, come le capita nelle giornate migliori, la statunitense ha fatto gara a se', tanto che dalla quarta in poi sono tutte a due secondi. Per lei e' la vittoria numero 53 che la porta a due soli gradini da un mito come Vreni Schneider: conta un po' di piu' rispetto alle altre della stagione, non tanto perche' raggiunge cifra tonda arrivando a quota 10, ma perche' i 100 punti guadagnati le consentono di scavalcare Federica Brignone in testa alla classifica di specialita'.

Una Brignone che ha chiuso al sesto posto dietro anche a Viktoria Rebensburg, scuotendo il capo al termine di entrambe le manche.Nella prima ha sciato senza sbavature, ma anche senza aggressivita', dando qualcosa in piu' solo nella parte finale del tracciato. Nella seconda un errore le ha fatto perdere fiducia, poi nel finale si e' ripresa, ma non abbastanza per soddisfarla e per lasciarle il pettorale rosso del gigante femminile.

"Non posso essere contenta della mia gara -  ammette - Ero partita all'attacco nella seconda manche, poi mi sono sentita scivolare e non sono riuscita a fare quello che posso. Faccio i complimenti a Marta, ha fatto una grande gara di fronte a questo pubblico fantastico, qui c'e' un ambiente incredibile. Mi spiace non essere davanti a festeggiare un buon risultato anche da parte mia. Mi rendo conto di come scio mentre scendo, percio' scuotevo il capo alla fine. Non posso essere contenta quando non riesco a spingere, ma non e' utopia, perche' lo sto facendo in allenamento, ma oggi proprio non l'ho sentito, so di poter fare molto meglio. Siamo tutte la' davanti e tutte vicine, abbiamo ancora tre giganti, ma io devo sistemarmi da sola, la classifica non si fa se non scio alla grande. Non voglio sputare sul mio sesto posto, ma la pista e' nelle mie corde e volevo essere davanti oggi".

Di sicuro piu' felici di lei al termine della gara sono le altre due azzurre qualificate alla seconda manche: Francesca Marsaglia e' arrivata quattordicesima ottenendo il miglior risultato della stagione nella specialita', Karoline Pichler ha chiuso sedicesima centrando la qualificazione per la prima volta a distanza di quattro anni, dopo averne perso due e mezzo a causa degli infortuni, e centrando il suo miglior risultato in carriera in Coppa del mondo.

Non sono riuscite a entrare tra le trenta nella prima manche Laura Pirovano, Luisa Bertani, Lara Della Mea ed Elisa Platino, oltre a Roberta Melesi, uscita dopo poche porte.  La Coppa del Mondo femminile, che vede in testa Mikaela Shiffrin con 1394 punti contro gli 898 di Petra Vlhova e i 593 di Wendy Holdener (settima Brignone a 397), torna nel fine settimana con un'altra tappa italiana, a Cortina, dove si disputeranno due discese consecutive venerdi' 18 e sabato 19 e un superG domenica 20.


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  • pubblicato15.01.2019
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